Jella Lepman è stata una figura fondamentale per la cultura europea e non solo. Nella Germania del secondo dopoguerra: tra macerie materiali e morali fu forse la prima a capire che i libri per ragazzi, le illustrazioni, l’arte, l’incontro tra bambini, potevano essere uno strumento potentissimo per ricostruire quello che Hitler e la guerra avevano distrutto. In questo libro, uscito per la prima volta nel 1964, Lepman racconta in prima persona la sua avventura straordinaria, tra casse di libri, generali burberi ma non troppo, creatività e impegno.
Per gentile concessione della casa editrice Sinnos, BAO legge per te due estratti dalla sua autobiografia, grazie alla voce dell’amica Caterina Ramonda.
Caterina Ramonda è redattrice del blog Le Letture di Biblioragazzi e collabora regolarmente con il mensile “Andersen”, facendo parte della giuria dell’omonimo premio. Dal 2014 è membro della Commissione nazionale AIB Biblioteche e servizi per ragazzi, di cui è attualmente responsabile. Si occupa appassionatamente di plurilinguismo e diversità linguistica per conto dell’associazione francese Dulala e di ricerca intorno alla sua lingua, l’Occitano, con particolare attenzione alle sue tradizioni orali e scritte.
“Adulti ammessi solo se accompagnati…”
Jella Lepman si racconta
voce: Caterina Ramonda
estratto da: “Un ponte di libri”, edizioni Sinnos
cura e traduzione di Anna Patrucco Becchi
fotografie d’archivio tratte dall’opera