Perle e pietre, dal mare e dalle montagne

VISO A VISO ti propone un evento che parla di Natura preziosa e Maestranze.
Gianni Allisio, Sergio Beccio e Chiarastella Serravalle mettendo a confronto storie e conoscenze affascinanti, aprendo un dialogo straordinario tra Venezia ed il Monviso.

PRIMO TEMPO – La giadeite e le perle, nelle Terre del Monviso
Le ricerche storico-scientifiche degli ultimi 15 anni, confermano che circa 7000 anni fa, in Valle Po, ad est del Monviso, veniva estratto e lavorato un raro minerale simile alla più nota giada cinese. I manufatti – asce rituali simbolo di potere e trascendenza – in “giadeite” sono stati ritrovati in Irlanda, Normandia, Danimarca e Bulgaria. Inoltre, fino agli anni ‘50, a Revello, ai piedi del Monviso una fabbrica di perle ha dato lavoro a più di 100 donne e altre due erano attive nell’area negli anni prima.

SECONDO TEMPO – Le perle tra Venezia e Oriente
Appena l’uomo riuscì a riprodurre il vetro artificialmente, tentò di riprodurre le pietre dure. Venezia è un esempio emblematico di queste tecniche, con un’Arte che affonda le sue radici nella produzione romana e bizantina. I legami culturali e commerciali resero possibile lo sviluppo industriale di Venezia nel Medio Evo, arricchirono le casse della Serenissima e le tasche di mercanti con il commercio di perle, perline, paternostri o margaritelli che imitavano il granato, il cristallo di rocca e l’acquamarina. La tradizione alchemica per la composizione del vetro e dei suoi colori è alla base dei segreti del mestiere che si tramanda di generazione in generazione. Fu una donna, Marietta Barovier – figura di spicco del Rinascimento vetraio – ad inventare la perla Rosetta, tanto che la Serenissima le concederà di aprire una fornace a nome suo.

PRENOTAZIONI e INFO

ISCRIZIONE: la partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione.
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