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AperiViso e Musica: Piccolo Circo Barnum
11 June 2022 @ 18:30 - 21:00
Il Piccolo Circo Barnum, trio electro-rock condiviso con Luca Lentini e Andrea Astesana, con cui nel 2016 pubblica “8420 Angrogna”, EP acustico ispirato ai cieli stellati e ai cambi di prospettiva.
Il Piccolo Circo Barnum custodisce su un palmo, alla pioggia e alle stelle, l’unione artistica di Davide Bertello (testi, voce e chitarre), Andrea Astesana (basso e sezione ritmico-elettronica), Luca Lentini (chitarre e synt), trio electro-rock con sconfinamenti che rimandano a intrecci letterari e storia g-locale. Nel 2016 pubblica “8420 Angrogna”, parentesi elettroacustica ispirata ai cieli stellati, ai cambi di prospettiva che sanno suscitare. Il titolo trae spunto dall’omonimo asteroide scoperto dall’astronomo e matematico Paul Comba, dal suo osservatorio di Prescott (USA).
“Intima canzone d’autore elettroacustica, scarna, accorata, intensa, poetica; parole suggerite con un fil di voce che esplodono sul finire, arrangiamenti ridotti all’osso, pochi fronzoli e la ricerca dell’essenza” RUMORE #DIC.2016
Il progetto ha base ad Angrogna, villaggio montano situato sulle Alpi Cozie, Piemonte Occidentale, luogo laterale, affacciato sulla pianura e sulle città, nonché punto di osservazione di Davide Bertello.
Nel 2018 partecipa al Sanrito Festival di Cuneo, presentando il brano “Acetilene” che fonde le vicende dei cercatori d’oro narrate da Jack London in “Burning Daylight”, con le storie contemporanee di presunti nuovi pionieri. Nel 2019 il brano “Nel cuore” viene selezionato tra i semifinalisti del Varigotti Festival Premio Nazionale per la Canzone d’Autore Emergente.
Il percorso intrapreso dal PCB eredita idealmente l’esperienza del Grande Circo Barnum, rock band di cui Davide fu frontman e ispiratore, che chiuse il suo ciclo nel 2009 con la pubblicazione, per Baracca&Burattini/Audioglobe de L’ascesa incontrastata e poi subita della maschera di Pluto, album che include l’interpretazione di un brano di Francesco De Gregori (La ragazza e la miniera) ed un testo di Giovanni Lindo Ferretti (Occitania) liberamente musicato e interpretato dal GCB su concessione dello stesso autore.